BANCA del TEMPO D) - Chi può fondare una banca del tempo? R) - Chiunque può fondare una Banca del Tempo. Bastano poche persone, un piccolo gruppo promotore (4,5), per creare una Banca del Tempo. Si procederà, poi, a pubblicizzarla, cercando l’adesione di nuovi soci. È fondamentale che, al momento dell’apertura a nuove persone, la banca abbia un gruppo promotore già esperto e in grado di aiutare gli altri a inserirsi. Vantaggi possono aversi dalla gestione del servizio da parte del comune, tramite uno sportello informa giovani o tramite l’Ufficio per i servizi sociali. Ci vuole un locale adeguato, risorse hardware e software e una linea telefonica. Amministrare la Banca significa gestire lo sportello informativo, la segreteria, la domanda e offerta di servizi, della tempo-contabilità. Nella Banca del Tempo non circola moneta, non è un lavoro, non esiste personale pagato ma solo disponibilità di alcuni a offrire servizi e aiuti nel tempo disponibile. D) - Come creare una Banca del Tempo? R) - Come tutte le altre associazioni, le Banche del Tempo sono regolate da un Atto costitutivo e dallo Statuto, che devono essere registrati. Il Gruppo promotore definisce lo Statuto e il Regolamento. Ogni nuovo socio aderirà all’Associazione conoscendo da subito Statuto e Regolamento, che conterranno sia le regole costitutive dell’associazione, sia le modalità per l’adesione. FAC SIMILE DI ATTO COSTITUTIVO D’ASSOCIAZIONE SENZA FINI DI LUCRO Alle ore __:__ del giorno __ del mese di _______ anno 20__, in Nome città (Via ______, N _____), si sono riuniti, per costituire un’Associazione senza scopo di lucro, i seguenti cittadini: 1. Nome e Cognome 2. Nome e Cognome 3. Nome e Cognome 4. Nome e Cognome … … I presenti chiamano a presiedere la riunione il Sig. Nome e Cognome il quale, a sua volta, nomina sua segretaria la Sig.ra/il Sig. Nome e Cognome. Il Presidente illustra i motivi che hanno spinto i presenti a farsi promotori della costituzione del sodalizio. La segretaria legge lo Statuto che, dopo essere stato discusso e posto in votazione, è approvato all’unanimità. I presenti: a) Deliberano che l’associazione sia denominata “____ + Nome Città” con sede presso “Via ______, N ____ – cap _____ Nome città” b) Nominano i seguenti Signori quali componenti il primo Consiglio Direttivo: 1. Nome e Cognome (Presidente) 3. Nome e Cognome (Segretario/Tesoriere) c) Deliberano che il Consiglio rimanga in carica fino al gg mese 20__. La carica di Presidente Onorario verrà mantenuta dal socio che la detiene fino alla morte del medesimo, sempre che non vengano meno i requisiti per i quali tale carica è stata assegnata. Le cariche di Presidente e Segretario/Tesoriere hanno la durata di un anno solare e dovranno essere rinnovate di anno in anno nel corso della prima assemblea dei soci. d) Stabiliscono che l’adesione all’associazione è vincolata da quote associative, che il suo funzionamento è basato sulla volontà democraticamente espressa dai soci e che è assolutamente escluso ogni scopo di lucro. Sono, inoltre, stabilite le quote associative per l’anno 20__ come segue: Non essendovi altro da deliberare il Presidente scioglie l’Assemblea alle ore __:__. Il Presidente                                                                  Il Segretario Seguono le firme di tutti i presenti Segue lo statuto La regola costituente La regola fondamentale di tutte le BdT è “lo scambio”. Sinonimo di reciproca convenienza, in cui lo scambio presuppone che i soggetti che entrano in relazione siano attivi. Di conseguenza, “la solidarietà” che circola nelle BdT non è a senso unico, ma reciproca e alla pari. Il tempo scambiato è misurato in ore, di 60 minuti per tutti, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone”. In questo senso, le BdT realizzano un egualitarismo pressoché perfetto. Le BdT servono a soddisfare bisogni materiali e immateriali. * Tra i primi, prevalgono quelli legati all’organizzazione quotidiana della vita di persone e famiglie. * Tra i secondi, vi è il bisogno di compagnia e lo sviluppo della rete delle amicizie. Le BdT sono luoghi di socializzazione, che favoriscono la messa in comune di saperi e conoscenze. L’elenco degli aiuti, scambiati e misurati in ore è molto lungo e può essere suddiviso in due grandi aree: * la prima, la prevalente, si compone delle prestazioni minute che riguardano lo svolgimento della vita quotidiana (la spesa, la cucina, la lavanderia, le relazioni con gli enti pubblici, i bambini, gli anziani, il tempo libero o in compagnia, etc.); * la seconda, molto diffusa perché favorisce la socializzazione, riguarda lo scambio dei saperi, e cioè il baratto delle conoscenze che le singole persone possiedono. Questo secondo tipo di scambi mette sullo stesso piano saperi esistenti sul mercato (computer, lingue, pittura, fotografia, etc.) e saperi “fuori mercato”, nel senso che a essi non è attribuito valore economico. Che cos’è una Banca del Tempo? E' uno spazio di relazione e aggregazione che vuole recuperare rapporti amicali, di fiducia e di stima reciproca fra le persone, un tempo rappresentati dai “rapporti di buon vicinato”. E' un luogo d’ incontro fra persone che realizzano una forma innovativa di solidarietà sociale e di cultura della reciprocità; la conoscenza di altre persone aiuta a superare il senso di isolamento e di solitudine tipici della nostra società. Il principio cardine è lo scambio di risorse fra persone (saperi, competenze, prestazioni), allo scopo di costruire una rete di mutuo aiuto, senza distinzioni di età, sesso, ruolo sociale … e dove chi dà e chi riceve hanno pari dignità. Il tempo e non il denaro è la misura dello scambio. E' il punto in cui si incontrano la domanda e l’offerta di tempo individuale che si trasforma in risorsa sociale. E' una forma particolare di associazionismo che, nell’esperienza di CAMOGLI, è promossa dall’Ente Locale, e che si affiancherà e collaborerà con questo e le altre Associazioni, per costruire una rete integrata di aiuto per la promozione di una cittadinanza attiva. La sfida quotidiana. Non più lotta contro il tempo ma riconquista del nostro tempo, il tempo che recuperi … che risparmi … che guadagni. Il tempo è diventato una risorsa preziosa e strategica, da investire con attenzione e da valorizzare anche attraverso nuovi comportamenti. La Banca del Tempo può essere una di queste, sia per le implicazioni socio - culturali che materiali e organizzative. La Banca del Tempo parte dall'idea che sia possibile uno scambio paritario, fondato sul fatto che gli individui sono portatori di bisogni, ma anche di risorse. La Banca del Tempo è un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi e saperi. E’ un istituto di credito molto particolare: presso il suo sportello non si deposita denaro e non si riscuotono interessi; si deposita la propria disponibilità a scambiare prestazioni con altri aderenti, usando il tempo come unità di misura degli scambi. I soci della Banca scambiano attività utilizzando come misura delle prestazioni il tempo impiegato. Offrono ciò che sono in grado di fare e ricevono ciò di cui hanno bisogno. E’ una rete di solidarietà, un’esperienza di collaborazione tra cittadini che dà un valido aiuto nell’affrontare le incombenze e gli impegni della vita quotidiana e familiare, promovendo un benessere che è di tipo relazionale, con particolare attenzione ad un’ottica di genere. Le Banche del Tempo italiane sono definite come: “libere associazioni tra persone che si auto-organizzano scambiandosi del tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. La Banca del Tempo non è volontariato, ma un luogo di scambio. Si dà per ricevere in un ambito di assoluta parità tra i partecipanti: il tempo offerto e richiesto ha lo stesso valore indipendentemente dalla condizione sociale, economica o professionale di coloro che aderiscono. Questa differente filosofia può rappresentare una difficoltà iniziale: nell’esperienza di volontariato puro si costruisce un rapporto di disparità da parte di chi può donare verso chi riceve. La Banca del Tempo non è un progetto di "chi può" verso "chi non può", ma permette di vivere il bisogno nella dimensione del diritto; ogni soggetto è nella posizione di avere bisogno ed in quella di offrire: a chi entra nella Banca sarà richiesta la  capacità di trovare in sé stesso ciò che può offrire e  di riconoscere e definire il proprio bisogno Paolo Leone Biancu